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La parola caffè, prende origine dalla pianta dal cui seme si estrae il chicco di caffè vero e proprio detta Coffea. Le prime coltivazioni di questa pianta si devono agli Etiopi che dapprima, utilizzarono dapprima i chicchi nelle bevande, per poi successivamente utilizzare l'intera bacca. Nel XV secolo il caffè inizio ad essere utilizzato anche con fini medici nei paesi arabi, e nel secolo successivo in Turchia nacquero i primi luoghi destinati al consumo di questa bevanda.
L'arrivo del caffè in Europa, si deve a Venezia, molto attiva nel XVII secolo sul piano commerciale verso l'oriente. Sorsero quindi anche nella Serenissima le tipiche "caffetterie", dapprima luoghi riservati all'elite, ma con il diffondersi del caffè stesso, e quindi con il diminuire del prezzo della materia prima, queste divennero luoghi aperti a tutti.
Oltre ad essere i luoghi dove veniva consumato il caffè, le caffetterie si trasformarono in veri e propri centri culturali, dove si potevano leggere i giornali, e ci si poteva imbattere nelle più illuminate menti dell'epoca.
Le eleganti caffetterie veneziane, divennero talmente conosciute, che anche nelle altre città italiane sorsero dei "Caffè Storici", che tuttora restano visibili, e talvolta ancora in attività, come il "Caffè Greco" in Via Condotti a Roma, o altri che addirittura presero il nome dagli illustri personaggi che li frequentavano.
Il rito del caffè, è ormai diventato un gesto che quotidianamente si ripete in ogni parte del mondo e si può senz'altro affermare che il caffè sia la bevanda che maggiormente viene consumata nei 5 continenti. I maggiori produttori di caffè, vista anche la caratteristiche della pianta del caffè, bisognosa di luoghi molto caldi, non possono che essere il Brasile, la Colombia, l'India, l'Etiopia e il Guatemala. La principali varietà di caffè che oggi troviamo in commercio sono l'Arabica (la più diffusa), la Robusta (piu ricca di caffeina), l'Excelsa (molto simile all'Arabica) e la Liberica (diffusa soprattutto nei paesi scandinavi).
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